Panormus XXV edizione

12 - 13 - 14 APRILE | LE ADOZIONI DEL MESE DI APRILE

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Chiesa Normanna

Chiesa di S. Maria Maddalena

Santa Maria Maddalena nel 1130 divenne titolare di una Cappella eretta a ridosso del fronte meridionale della Cattedrale in posizione simmetrica rispetto a quella settentrionale conosciuta come Cappella dell'Incoronazione. Il piccolo edificio sacro fu voluto dal sovrano normanno Ruggero II d'Altavilla (1095-1154) per accontentare la Regina consorte che aspirava ad un mausoleo per le reali spoglie. L'ambizione dell'Arcivescovo Gualtiero Offamilio di ingrandire la Cattedrale di Palermo per farne magnifico monumento alla gloria del Re (ed alla sua) portò, previa autorizzazione di Guglielmo II il Buono (1153-1189), all'abbattimento della Cappella. Si decise al contempo di ovviare alle problematiche inerenti la tumulazione dei Principi che dipartivano, costruendo in gran fretta, nel 1187, una Cappella sul Cassaro (lato Monte Cuccio), distante un centinaio di metri dalla precedente, parimenti dedicata a Santa Maddalena. Nel 1382, la devota Congregazione di Santa Maria Maddalena ne ottenne la disponibilità per alcuni lustri. Passò successivamente ad esponenti dell'aristocrazia quattrocentesca. Nel 1608 subentrarono, sotto il patrocinio del Vicerè De Villena, i Padri Francescani Osservanti che oltre ad iniziare la costruzione della loro Casa nell'area ad ovest di Porta Nuova si impegnarono - in ossequio al gusto dell'epoca - a stravolgere le linee architettoniche del Tempio arabo-normanno con un portale rinascimentale esterno (tuttora esistente) e modifiche strutturali interne, tra cui quelle degli archi ogivali divenuti centrici e l'edificazione di cappelle nelle navate laterali. Nel 1648, esigenze di difesa militare, con conseguente realizzazione di muraglie e Bastioni nel sito del Convento, costrinsero i religiosi a trasferirsi nel complesso dei Santi Cosma e Damiano (risalente al 1576) affacciato sull'attuale Piazza dei Beati Paoli. Dopo l'unità d'Italia, la ventata anticlericale portò a sottrarre la Chiesa al culto. Nel 1891, sventata la minaccia di abbattere l'edificio per acquisire nuovi spazi alle strutture militari, con Decreto Regio venne proclamato "Monumento Nazionale". Autorità illuminate ne decisero il ripristino, con ripulitura dalle sovrapposizioni settecentesche, ed affidarono i lavori all'insigne Architetto palermitano G. Patricolo. Nel 1948 divenne Tempio Votivo per i Carabinieri caduti eroicamente in guerra e in servizio


Adottato dalla D.D. Ragusa Moleti

dal 12 Aprile 2019 al 14 Aprile 2019
Indirizzo : Piazza L. La Porta 90100 Palermo (Pa) Orari di ingresso : Venerdì e Sabato 09:00/13:00 - 15:30/18:30